È dicembre, e con l’arrivo di un nuovo anno si presenta la tradizione di stilare la lista dei “buoni propositi”. Ma cosa rappresentano veramente questi buoni propositi? Servono davvero? Ti sei mai chiesto perché spesso li abbandoniamo già a inizio febbraio, solo per riprenderli in considerazione nuovamente a dicembre? Come possiamo fare scelte sagge per i nostri obiettivi per l’anno nuovo?
In questo articolo, esplorerò il significato dei buoni propositi per l’anno nuovo, analizzerò le ragioni dietro il loro frequente fallimento e fornirò suggerimenti su come selezionarli con saggezza e realizzarli.
Come mai scriviamo i buoni propositi
La natura umana è intrinsecamente orientata al costante miglioramento. Secondo la teoria della Piramide di Maslow, sviluppata nel 1943, ogni persona ha bisogno di soddisfare una serie di necessità per sentirsi realizzata. Questi bisogni partono dai fondamentali, come il cibo e l’acqua, necessari per garantire la sopravvivenza, e proseguono con la sicurezza, l’appartenenza, la stima e, infine, l’autorealizzazione. È proprio quest’ultima fase che ci spinge a cercare un miglioramento continuo, aspirando a elevare i nostri standard e a adottare uno stile di vita più gratificante e soddisfacente.
L’impulso a redigere la lista dei buoni propositi per l’anno nuovo è quindi strettamente legato al desiderio di autorealizzazione. Questi propositi rappresentano tappe fondamentali che, secondo la tua prospettiva, ti conducono verso la realizzazione della migliore versione di te stesso e, di conseguenza, verso la ricerca della felicità.
Buoni propositi: perché non li rispettiamo?
Arrivare a fine dicembre con la sensazione di non aver realizzato i buoni propositi fatti all’inizio dell’anno è un’esperienza comune a molte persone. Ti guardi allo specchio e ti rendi conto di non essere riuscito a realizzare ciò che ti eri proposto. Anche se all’inizio eri motivato, col passare del tempo quella motivazione tende a diminuire.
Questo calo di motivazione può dipendere da vari fattori.
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Obiettivi irrealistici: Innanzitutto, i buoni propositi potrebbero non essere stati scelti in modo realistico. A volte, ti poni obiettivi troppo ambiziosi o che non corrispondono alle tue capacità, rendendo difficile raggiungerli. È importante stabilire traguardi che siano sfidanti, ma anche realizzabili.
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Applicazione: In secondo luogo, la motivazione richiede uno sforzo costante nel tempo. Non basta decidere di fare o evitare qualcosa; è fondamentale impegnarsi continuamente. Molti pensano che la determinazione iniziale sia sufficiente, ma è essenziale mantenere un impegno costante nel tempo.
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Perfezionismo: Infine, un altro motivo potrebbe essere la ricerca della perfezione. A volte, ti poni standard così elevati che diventa difficile soddisfarli. Quando incontri ostacoli o fallimenti, il desiderio di perfezione può portarti a sentirti demotivato e a rinunciare agli obiettivi, invece di accettare che i fallimenti fanno parte del processo di miglioramento personale.
5 passi chiave per i buoni propositi
Se stai pianificando i tuoi buoni propositi per il nuovo anno e desideri realizzarli, ecco alcuni principi chiave da tenere a mente:
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Stabilisci obiettivi realistici: Spesso, ti trovi a fissare traguardi ambiziosi, come perdere 10 kg in 3 mesi o trovare un lavoro eccellente nel giro di un mese. Tuttavia, queste mete potrebbero rivelarsi irrealistiche e difficili da raggiungere nel breve periodo. Ridurre gli standard e creare obiettivi più accessibili è fondamentale per preservare la motivazione a lungo termine. Considera piani di perdita di peso o di ricerca di lavoro che siano sostenibili nel tempo, evitando l’eccessiva pressione autoimposta.
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Perché?: Non è sufficiente fissare un obiettivo; è essenziale comprendere appieno la motivazione che si cela dietro di esso. Chiediti: qual è la ragione profonda dietro la scelta di questo obiettivo? Come prevedi di sentirti una volta raggiunto? Spesso, la motivazione va oltre la superficie e risiede in motivazioni più profonde che possono sostenere il tuo impegno.
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Concretezza: La definizione di un piano d’azione dettagliato può fare la differenza tra il successo e il fallimento nel raggiungere un obiettivo. Scomponi il percorso in fasi ben definite, stabilendo traguardi intermedi. Programmare una verifica ogni due mesi ti consente di valutare l’andamento e apportare eventuali modifiche al piano iniziale in base all’esperienza e ai risultati ottenuti.
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Cambia visione: La visualizzazione del successo può essere un potente motore di motivazione. Immagina vivamente di aver già raggiunto il tuo obiettivo e connettiti con la versione di te stesso che ha conseguito quel risultato. Questa pratica non solo potenzierà il tuo impegno, ma contribuirà anche a identificarti con la realizzazione dell’obiettivo stesso, rendendolo più tangibile e raggiungibile.
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Impara dagli errori: Se hai già tentato senza successo di raggiungere un obiettivo in passato, è essenziale comprendere quali lezioni puoi trarre da quelle esperienze. Cosa potresti aver trascurato? Quali ostacoli non hai affrontato in modo efficace? Rispondere a queste domande ti permette di imparare dagli errori passati e di affrontare il nuovo obiettivo con una prospettiva più consapevole.
Fissa un appuntamento
Se la difficoltà a raggiungere i tuoi buoni propositi sta minando il tuo benessere emotivo, potrebbero esserci cause più profonde, magari legate a una bassa autostima. Continuare a pretendere da te stesso qualcosa che, al momento, non sei in grado di darti non fa che alimentare il senso di fallimento. Se desideri fissare un appuntamento per affrontare le tue difficoltà, contattami pure. Sono a disposizione per aiutarti.
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